lunedì 24 novembre 2008

...Io so che tu pensi che se io ti avessi...

A volte un sacco di cose si presentano come un fulmine a ciel sereno; forse son lì per un motivo, forse per caso, forse perchè le abbiamo volute noi. Io credo che se qualcosa ci accade, dalla promozione d'ufficio alla malattia, è perchè noi lo vogliamo. Senza tanti se, tanti ma.
E ora qualcosa è accaduto, credo perchè lo volevo io.
Ma qualcos'altro è accaduto indipendentemente da me, semplicemente perchè lo volevano altre due persone. E chissenefrega se qualcuno soffre: l'uomo è egoista per natura, homo homini lupus, mors tua vita mea...

Ma ritengo che a volte non è così necessario esser egoisti; forse farebbe meglio esserlo un po' si e un po' no.

Spesso e volentieri s'innesca automanticamente, ma volontariamente, quell'orribile meccanismo umano: io vorrei una cosa, ma non la chiedo, sennò l'altro crede che io penso solamente a me, quindi me la tengo dentro; ma dai... magari riesco a farla comunque, la faccio senza pensare di dirla all'altro; l'altro ci rimane male, e io penso "ma ero sicuro che se gliel'avessi chiesto lui avrebbe pensato che..."
Facile, troppo facile, per non parlare della "facilissime" dinamiche interpersonali che s'instaurano all'interno degli individui!

Mi sa che a volte è meglio parlare... e se si vuol essere egoisti basta esserlo se l'altro è d'accordo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Giara il concetto di egoismo è complesso sai?
Qualche volta il non dire è proprio l'essenza dell'egoismo o meglio, è una protezione.
Abbiamo troppo spesso paura di ferire gli altri, che normalmente, invece, sono molto meglio attrezzati di noi a difendersi.
La realtà è che omettendo, tacendo, cerchiamo di non metterci in gioco e proteggiamo non l'altro (amico/a, amante, marito ecc ecc) ma noi stessi.
Stammi bene, un abbraccio.
Paolo