domenica 11 gennaio 2009

Una morte improvvisa

[...Ero in camera dei miei, mia mamma era a letto e mi stava comunicando che il giorno seguente sarebbe morta: avevano deciso che, dopo quello che aveva fatto, le avrebbero iniettato un veleno nel sangue (genere pena di morte americana). Io non ci credevo, stavo malissimo e piangevo, singhiozzavo. Non potevo credere che dal nulla, da un giorno all'altro mi avrebbero tolto la mamma.
Cambio scena
Lei era sempre distesa a letto; piangendo le dissi quello che non le avevo mai detto: se per tutta la vita ero sempre stata così fredda, e poco affettuosa, lei comunque doveva sapere che le volevo moltissimo bene (queste sono state le testuali parole). E che non accettavo il fatto che se ne sarebbe andata. Come avrei fatto senza di lei?
Piangevo, piangevo e battevo i piedi in camera non potendomi capacitare all'idea che il giorno seguente sarebbe morta e che io non potevo farci nulla.
Cambio scena
Arrivò il giorno seguente; io e mio papà l'accompagnammo nel luogo dove sarebbe morta. Lei salì le scale e dopo un po' ritorno in strada; le chiesi entro quanto sarebbe morta "un paio di ore" mi rispose...]

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