domenica 11 gennaio 2009

La vittima che diventa carnefice

[...io, mia mamma, mio nonno, mia nonna e mia zia eravamo rinchiusi in una specie di campo di concentramento. Avevamo appena definito la fuga. Ma prima di scappare avrei dovuto rubare dei salumi (salami, formaggi...) e dei vestiti!
Cambio scena
Dopo averli rubati dovevamo entrare in un bagno, o uno alla volta o tutti insieme e lavarci. I bagni erano pieni di telecamere (i campi di concentramento moderni erano molto più attrezzati!!!), quindi dovevo nascondere la borsa coi salumi e coi vestiti molto velocemente, sperando che i nazisti non si accorgessero.
Cambio scena
Io ero molto lenta a lavarmi in bagno, ma la verità era che non riuscivo a nascondere la borsa! Mi affacciai alla finestra e cercai di capire, parlando col detenuto che stava dall'altra parte della strada, se sul tetto ci fossero i cecchini. Lui mi disse che sul tetto c'era il cecchino David! Visto e considerato che c'era il cecchino non potevamo ancora scappare.
Cambio scena
La nostra tecnica di fuga sarebbe stata questa: lanciare la borsa oltre il filo spinato e dopo di che fare un lungo salto oltre il filo. Ma non avremmo potuto fare niente di tutto questo!...]

Nessun commento: